“A Taino c’è tutto quello che voglio, verso cui tendo, l’appagamento del mio essere intero. Prima di tutto la bellezza della campagna, quello che si vede intorno, la terra, la natura. Il verde dei prati e sopra la tenera nebbia del mattino, la brughiera tutta rosea e il tramonto che l’accende, l’acqua dei ruscelli che mi incanta per giorni e giorni, così lieve e chiara sul muschio del fondo, gli alberi, i fiori, le strade fra le siepi di grosse malve rosa, le vigne contorte, le pietre erratiche sotto cui è nascosto il diavolo, e in tutto un mistero profondo…”
dal diario di Elvira Berrini Pajetta